
Entrando in questo libro, il lettore varcherà la soglia di una casa – e più d’una- ne sentirà l’energia, le memorie intrise nelle stanze, sedimentate nelle cose di uso comune che nelle poesie di Pier Francesco Latte, declinate in una lingua chiara e assai comunicativa, divengono testimoni silenziose, ma non mute, di ogni avvenimento felice o doloroso, sempre accrescitivo. Nei suoi versi il poeta trasfigura il vissuto in una metafora continua, lui e le cose, lui e i sentimenti provati vanno e vengono, travasano tra animato e inanimato, come vi fosse un flusso ininterrotto tra materiale e immateriale, tra organico e materico, una vera testimonianza di quello che la fisica quantistica definisce con l’espressione entanglement […] Dalla prefazione di Rossella
Tempesta
I tessuti cominciano a consumarsi,
la pelle del viso invecchia,
i solchi diventano più visibili.
Le ferite prendono forma:
il tempo le cancella.
Corpo: unica sede possibile.
Pier Francesco Latte (Napoli, 1993). Diplomato al liceo classico a Napoli, ha studiato percussioni presso il Conservatorio di Avellino. Si è laureato in Psicologia presso l’Università di Parma. Attualmente vive a Parigi dove lavora come psicoanalista e psicoterapeuta Gestalt.
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