
Lara ha trent’anni quando decide di tornare a Castel Cielo, il suo paese d’origine. Sua madre e suo padre sono morti in un incidente d’auto e oltre a cercare le risposte di come tutto ciò sia avvenuto, Lara ne troverà altre sul suo conto e il suo passato. Sarà dunque l’assenza dei sui genitori a portarla sulla strada della verità. “Nulla si costruisce se prima non si distrugge”. Un viaggio, questo, che scava dentro la vita della protagonista, puntando il focus anche sulla sua famiglia e su un paese di provincia, che sempre possiede il suo “matto del quartiere”. Franco, però, non è un matto qualsiasi: lui è buono, ma soprattutto ha dato nuova vita a una macchina fotografica e da quel giorno immortala ogni angolo di Castel Cielo. Con questo libro, che somiglia a una matrioska, Arianna Mortelliti ci porta a esplorare l’abisso e ciò che si nasconde dietro le apparenze, insegnandoci ad andare al nodo di ogni questione, così da scioglierlo e finalmente, tornare a vivere in consapevolezza.
Tag: Arianna Mortelliti, Note di lettura, Patrizia Baglione, Quel fazzoletto color melanzana
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