Clelia e Diego. Lei è la maestrina seria e un po’ noiosa, lui è l’esperto di marketing che si accompagna a una donna diversa ogni weekend: basta una strana notte e i due si troveranno uniti a fronteggiare l’inaspettato. Inaspettato è quel bambino che cresce nella pancia di Clelia e che lei non vuole; inaspettato è il mondo di Diego che frana come un castello di carte; inaspettati sono i misteri che la gravidanza scoperchia, tra stramberie e problemi di amici e famigliari. Inaspettata è la vita che cambia senza che tu sia pronto, e chissà che alla fine non abbia ragione lei. Con un intreccio di vicende ad alto contenuto emotivo e di situazioni divertenti, l’esordio di Nicola D’Attilio è un romanzo, leggero e profondo a un tempo, sull’amicizia e la famiglia; un manuale su come stare uniti e costruire la perfetta famiglia imperfetta.
– Clelia!
Fu sorpresa da una voce alle spalle; la riconobbe senza fatica nonostante fosse ormai lontana settimane. Si voltò e lo vide: il padre biologico era lì, a pochi metri, ignaro di tutto.
Avanzava con passo disinvolto, stretto in una giacca di pelle nera con collo alla coreana, jeans slavati e scarpe da passeggio che lasciavano intravvedere, con studiata noncuranza, un prezioso baffo rosso sulla linguetta.
Rivederlo dopo quell’unico incontro ebbe l’inatteso effetto di scoperchiare un groviglio di reminiscenze che nemmeno pensava di avere. Era più carino di quanto lo ricordasse ma non era quello il punto; il nodo che sentiva allo stomaco suggeriva la presenza di domande che aveva sapientemente eluso: una su tutte chiedeva non tanto chi fosse, ma cosa rappresentasse quell’uomo per lei. Gli andò incontro cercando di allontanare i dubbi e di godersi la serata, come imposto da sua sorella.
– È tanto che aspetti? – disse Diego, sfiorandole la guancia con un bacio. Il profumo dell’uomo le solleticò le narici, ricordandole la mattina del loro primo incontro.
– No, figurati.
Interno familiare. In una cucina, economica. Madre, padre e figlia che parlano di un’altra figlia ancora, tra Tarallucci del Mulino Bianco inzuppati nel latte e inaspettate rivelazioni. Così inizia Una famiglia imperfetta, romanzo d’esordio di Nicola D’Attilio, giovane (ma non proprio giovanissimo) scrittore genovese, classe ’76, della scuola di narrazione di Giulio Mozzi e Gabriele Dadati. Verrebbe da dire “Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo” ma sarebbe fuorviante, questo romanzo non è un dramma, nè un affresco di costume che stigmatizza, nel caso di Lev Tolstoj, l’adulterio. E’ una commedia, che sì tratta temi seri e a volte drammatici come l’aborto e le gravidanze non volute o anche solo l’immaturità sentimentale, ma lo fa con freschezza e leggerezza, e con una sorta di joie de vivre tipica di quelle commedie brillanti anni 60, che trovano sempre meno spazio nel mondo gravato dalla crisi di questi anni. E’ sempre un romanzo edito dalle Edizioni San Paolo, difficilmente troverete una difesa ad oltranza dell’aborto come pratica medica, ma non aspettatevi un pamphlet morale, qui si parla principalmente di sentimenti, e di come i personaggi affrontano i vari dilemmi morali che la vita gli riserva. Non ci sono giudizi, condanne, ma semplicemente una visione alternativa su cosa può capitare a chi si trova ad essere genitore, quasi per sbaglio. E Clelia e Diego sono senz’altro due improbabili genitori, imperfetti a modo loro, protagonisti di questa commedia corale che vede altri personaggi dire la loro sulla faccenda con esiti buffi e imprevedibili. Con ironia e umorismo D’ Attilio, parla di amicizia, di amore, di senso della famiglia, di crescita personale, e lo fa con uno stile vivace e pieno di brio. Riusciranno Clelia e Diego a diventare una coppia? Beh vi toccherà leggere il romanzo per scroprirlo, ma vi assicuro sarà una lettura piacevole.
Nicola D’Attilio, nato a Genova nel 1976, si è laureato in Informatica e lavora nella progettazione di sistemi di sicurezza fisica nel campo dei trasporti. Ha partecipato alla seconda edizione de La Bottega di Narrazione a cura di Giulio Mozzi e Gabriele Dadati.
Clelia e Diego. Lei è la maestrina seria e un po’ noiosa, lui è l’esperto di marketing che si accompagna a una donna diversa ogni weekend: basta una strana notte e i due si troveranno uniti a fronteggiare l’inaspettato. Inaspettato è quel bambino che cresce nella pancia di Clelia e che lei non vuole; inaspettato è il mondo di Diego che frana come un castello di carte; inaspettati sono i misteri che la gravidanza scoperchia, tra stramberie e problemi di amici e famigliari. Inaspettata è la vita che cambia senza che tu sia pronto, e chissà che alla fine non abbia ragione lei. Con un intreccio di vicende ad alto contenuto emotivo e di situazioni divertenti, l’esordio di Nicola D’Attilio è un romanzo, leggero e profondo a un tempo, sull’amicizia e la famiglia; un manuale su come stare uniti e costruire la perfetta famiglia imperfetta.
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