:: Segnalazione: Doppio appuntamento con Alfredo Colitto

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compagniaIn questo mite autunno 2014, doppio appuntamento in libreria con Alfredo Colitto, autore italiano di thriller storici che i lettori di questo blog conoscono bene per la saga dedicata al medico trecentesco Mondino de’ Liuzzi. Questa volta, con un piccolo salto temporale, ci troveremo nella Napoli del 1600 e avremo la possibilità di leggere, uno di fila all’altro, La compagnia della morte, che uscirà il 21 ottobre a un prezzo simbolico di 1,90, e Peste, in uscita l’11 Novembre, il primo prequel del secondo, romanzo vero e proprio. Pubblicato in 21 paesi e tradotto in 7 lingue, Colitto è un autore molto amato, oltre che un traduttore stimato, (pensate solo che traduce per Einaudi, Ellroy)[1], quindi se non lo conoscete ancora e amate il mistero e il thriller storico, dovreste segnarvi il suo nome. Di seguito, sperando di farvi cosa gradita, vi riporto le trame dei libri in uscita. E’solo una segnalazione, non ho avuto ancora modo di leggerli, ma so di andare sul sicuro. Buona lettura.

LA COMPAGNIA DELLA MORTE

Napoli, 14 agosto 1655. Il caldo torrido del pomeriggio non dà pace alle vie affollate della città, ma il pittore Sebastiano Filieri non può restarsene tra le fresche mura della cappella di Palazzo Agliaro, dove sta dipingendo un ciclo di affreschi. Lo attende un compito difficile: dire addio a Maria, la sorella di sua moglie Angela, l’ultimo affetto che gli resta della sua famiglia decimata.
Mentre Sebastiano è al suo capezzale, la donna pronuncia poche parole: un delirio, all’apparenza, ma a lui rivelano una verità che cercava da anni. La verità sulla morte di Angela.
Quelle parole lo riportano ai tragici giorni della rivolta di Masaniello, quando era entrato nella Compagnia della Morte, una società segreta di pittori che durante la notte cercavano e assalivano i soldati spagnoli nelle vie di Napoli, per testimoniare con la spada che la loro città mai si sarebbe rassegnata al dominio straniero.
Ma una notte, di ritorno da una missione, Sebastiano aveva trovato la moglie e la figlia crudelmente assassinate, da una persona che ormai era già morta. Distrutto dal dolore, aveva lasciato la Compagnia.
Ora, però, accanto a Maria, morente, comprende che il colpevole è un altro, e che la vendetta è ancora possibile.

PESTE

Napoli, 1655. Varcando la soglia di Palazzo Guzmán con la sua famiglia di saltimbanchi, per intrattenere gli ospiti del conte, Cecilia non immaginava che la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Dopo aver ricevuto gli applausi divertiti degli astanti, si ritrova nel parco del palazzo e assiste, impotente e terrorizzata, a un incontro segreto.
Il conte Guzmán e un altro uomo stanno parlando del destino di Napoli e di una congiura che potrebbe riportare la città nelle mani dei francesi. Cecilia non sa nulla di politica, ma comprende subito il pericolo in cui si trova: è l’unica testimone dell’atroce tradimento. Quella stessa notte, infatti, la sua famiglia viene assalita da tre sicari. Lei è la sola a sfuggire al massacro, grazie al provvidenziale intervento di un uomo che le permette di nascondersi in un palazzo deserto e misterioso.
Sebastiano Filieri non ha più nulla nella vita, se non la sua pittura. Ha perso la famiglia e gli ideali in pochi giorni, durante la breve, sfortunata rivolta di Masaniello.
Quando scopre il segreto di Cecilia, Sebastiano sa che il conte Guzmán non riposerà finché non l’avrà uccisa. La ragazza potrebbe riportarlo a combattere per la sua patria, per i valori che un tempo guidavano la sua esistenza, ma la città di Napoli è minacciata da un nemico più pericoloso della Francia, più infido dei governanti spagnoli: la peste.

Alfredo Colitto affianca all’attività di scrittore quella di traduttore per alcune tra le maggiori case editrici italiane. I suoi thriller storici, Cuore di ferro (finalista al Premio Salgari), I discepoli del fuoco (finalista al Premio Azzeccagarbugli e vincitore del Premio Mediterraneo del Giallo e del Noir e del Premio di Letteratura Poliziesca Franco Fedeli) e Il libro dell’angelo (vincitore del Premio Azzeccagarbugli 2011), e La porta del Paradiso, il suo primo romanzo storico, sono stati tradotti in 7 lingue e pubblicati in 21 paesi all’estero

[1] Poi vi racconto di quella volta in cui cercavamo in tutti i modi di contattare Ellroy, tipo piuttosto refrattario a tecnologia e internet.

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