:: Un’ intervista con Anna Bulgaris a cura di Elena Romanello

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Il catalogo di letteratura al femminile della Leggereditore si è arricchito di una nuova voce italiana, quella di Anna Bulgaris, che ne La notte del vento e delle rose racconta una storia d’amore, passione, rimpianto sullo sfondo della repressione dei moti rivoluzionari fatta dai Borboni e dagli inglesi tra Napoli e Palermo nel 1799. Un romance storico ma non solo.

Come sei arrivata a scrivere e pubblicare La notte del vento e delle rose?

È partito tutto da una considerazione sulla vita: l’amore spesso non basta. Così un giorno pensandoci un po’sopra sono cominciati a radunarsi un sacco di: e se lei fosse così? E se lui non la capisse ma non potesse fare a meno di lei? Una domanda dopo l’altra, e il primo abbozzo di trama si è delineato e ha preso vita. C’è voluto del tempo prima che tutto combaciasse, ambientazione, avvenimenti storici, personaggi. Una volta chiara la trama ho cominciato la stesura definitiva. Pubblicare è stato un po’ più complicato. Ho inviato il romanzo alle case editrici che si occupavano di romance, e a quanto pare ho trovato il momento giusto.

Il tuo libro parla di una pagina poco nota del pre Risorgimento italiano: come mai questa scelta?

La storia mi ha sempre affascinato, e quella italiana offre una miriade di possibilità. Intrighi, misteri, avventure, insomma l’ambientazione ottimale per il romanzo che avevo in mente. Quando poi la storia si unisce a quella di altri paesi, gli orizzonti si allargano e così si ha una visione più ampia di alcune dinamiche che spesso restano nascoste. Gli inglesi nel regno di Napoli… come conciliare due mentalità fondamentalmente diverse? Sono partita da lì, e poi non sono riuscita a fermarmi.

Quali sono i tuoi maestri e ispiratori tra scrittori e scrittrici?

Leggo ininterrottamente da quando avevo sei anni, non c’è mai stato un momento della mia vita nel quale non abbia avuto un libro in mano, dai classici, alla letteratura di genere. Quando ho cominciato a scrivere avevo alle spalle anni di romance, dalla Woodiwiis, alla più recente Kleypas e Chase, comprese le autrici italiane. Ma nonostante tutto non ho mail letto solo letteratura sentimentale. Smith, Ludlum, Brown, Follett sono autori che leggo sempre con piacere. Ognuno di loro mi ha ispirato qualcosa, di certo me l’ha insegnata.

Il romanzo storico è un genere abbastanza sempreverde: come mai? Come lo vedi messo in Italia?

Discretamente direi. L’Italia è un paese ricco di storia, ce l’ha sotto gli occhi, la respira, la vive. È quasi naturale dunque ricercarla nei romanzi che in fondo sono una proiezione di ciò che amiamo di più.

Cosa consiglieresti ad un autore che vuole cimentarsi con un romanzo storico?

Non credo di poter dare consigli, però posso dire ciò che ho fatto prima e durante la stesura de La notte del vento e delle rose. Ho letto molto, dai trattati di storia, alle usanze, moda, vestiario, curiosità. Ho guardato tutti i film sull’epoca, ho cercato diari di vita vissuta. La credibilità storica in un romanzo di questo genere è fondamentale, eppure non deve quasi sentirsi. Resta al limitare della scena e accompagna la trama in modo gentile.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Mi piace sperimentare, la scrittura per me è un percorso di vita. Al momento sto conducendo le ricerche per un nuovo romanzo storico.

Anna Bulgaris vive su un’ isola crocevia di diverse culture con il marito e un gatto persiano. Adora la pizza, il gelato, le storie romantiche e strappalacrime, gli eroi incompresi e cattivissimi. È convinta che anche le cose più scontate e banali possano diventare assolutamente magiche nelle mani giuste. Grazie alla sua passione ha pubblicato due ebook con la Lite Editions: Gioco pericoloso e Lila dei lupi d’argento.

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  1. Avatar di Sconosciuto :: Un’ intervista con Anna Bulgaris a cura di Elena Romanello « Liberi di scrivere « Elena Romanello scrittrice e non solo Says:

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