:: Recensione Di latte e miele di Jean Mattern a cura di Michela Bortoletto

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Di latte e miele è un breve romanzo di Jean Mattern, un autore di cui si conosce ben poco, solo qualche accenno biografico. Si sa che è nato nel 1965 da una famiglia originaria dell’Europa centrale la cui storia è molto simile a quella raccontata in Di latte e miele. Ci troviamo quindi davanti a uno dei tanti racconti autobiografici che insieme vanno a ricomporre l’intricato puzzle della Seconda Guerra Mondiale? Onestamente, poco importa. Quello che qui conta è l’intensità della storia, il ritmo veloce dei ricordi che riaffiorano nella mente del protagonista.
Un anziano uomo, ormai in procinto di lasciare questo mondo, si trova a riaffrontare il proprio passato ripercorrendo così la propria vita a partire dall’infanzia trascorsa in un piccolo paese della Romania prima occupato dai nazisti e poi dai Russi fino ad arrivare al sue esodo in Francia.
Scampato alla guerra e alla deportazione il signor Weber giunge finalmente in Francia dove spera di poter vivere con Suzanne (anch’ella profuga dell’Europa centrale) una vita di latte e miele. Ma la vita si sa è imprevedibile e quando tutto sembra andar per il meglio ecco infliggere alla famiglia una dolorosa quanto tragica prova.
Ma Di latte e miele è soprattutto la storia di un’amicizia. Un’amicizia intensa, nata tra i banchi di scuola. Una di quelle amicizie che si formano tra due ragazzi costretti a condividere le loro ore  sui libri. Stefan è un musicista, uno sportivo, è perfetto e la loro amicizia è unica e indissolubile. Ma Stefan vuole seguire la ritirata tedesca, non vuole rimanere e subire l’occupazione comunista. E questo cambierà per sempre le loro vite. Stefan partirà da solo, il protagonista lo abbandonerà al suo destino scegliendo di rimanere. Questo episodio segnerà la vita del nostro uomo che si domanderà per tutti i suoi anni che fine avrà mai fatto il suo grande amico. L’amico d’infanzia avrà capito i motivi del tradimento? Quali sentimenti avrà provato e proverà ancora oggi nei confronti del protagonista? Sarà deluso, arrabbiato, triste? Indifferente? Queste sono le domande che lacerano ancora il nostro protagonista alla vigilia di un grande incontro. Sì perché il figlio ha deciso di cercare Stefan e farli incontrare nuovamente. Riusciranno a spiegarsi? La loro amicizia sarà stata più forte di tutto?
Di latte e miele è breve ma intenso. Con pochi ed essenziali particolari Mattern  va dritto al cuore e ci ritrae un uomo la cui esistenza è lacerata come lo è stato il Novecento.

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