“Apocalisse Z – I Giorni Oscuri” di Manel Loureiro (trad. di Claudia Marinelli e Daniela Ruggiu): 340 pp. in brossura, prezzo di copertina €16,60 [Edizioni Nord, 2011].
Grazie alle Edizioni Nord, oggi 14 aprile arriva nelle librerie di tutta Italia “I Giorni Oscuri”, seguito del fortunato Apocalisse Z dello scrittore galiziano Manel Loureiro (Pontevedra, 1975), soprannominato lo Stephen King spagnolo.
I Giorni Oscuri comincia esattamente dove finiva Apocalisse Z, ossia coi quattro superstiti (un anonimo avvocato galiziano, il pilota ucraino Viktor Pritchenko, l’infermiera Suor Cecilia e la bellissima adolescente Lucìa) a bordo di un elicottero, mentre cercano disperatamente di raggiungere le Canarie – ultimo baluardo dell’umanità, ridotta in pochi mesi ai minimi termini da una pandemia che trasforma gli uomini in zombi antropofagi, proprio come nei film di George Romero.
Purtroppo per loro, le Canarie si riveleranno non essere affatto quel paradiso che sognavano. Certo, qui non ci sono morti viventi (o almeno così pare…), ma le isole sono sovraffollate, la benzina e i farmaci scarseggiano e per di più i sopravvissuti sono impegnati in una guerra civile senza senso tra repubblicani di Tenerife e monarchici di Gran Canaria.
In questo secondo romanzo Loureiro svela finalmente il segreto dell’epidemia zombesca, provocata dal TSJ, un virus a metà tra l’ebola e la rabbia, prodotto in laboratorio dai russi e liberato nell’atmosfera da una malaccorta incursione di terroristi islamici del Daghestan.
In virtù della loro esperienza di sopravvissuti, l’avvocato protagonista e Pritchenko sono obbligati a partecipare a una missione praticamente suicida: andare a Madrid per recuperare le scorte di farmaci ormai indispensabili.
Nel frattempo, suor Cecilia lotta tra la vita e la morte e Lucìa dovrà sfuggire alla furia omicida di un marinaio poco onesto, finendo per scatenare involontariamente la diffusione del virus TSJ anche a Tenerife.
I Giorni Oscuri ha una cinquantina di pagine in meno ed è decisamente più agile di Apocalisse Z, che dopo un inizio molto intrigante si dilungava in qualche prolissità di troppo.
Mentre nel primo romanzo, tutta la vicenda era narrata attraverso gli occhi dell’avvocato di Pontevedra, alter ego dell’autore, nei Giorni Oscuri Loureiro, sicuramente più a suo agio coi meccanismi narrativi, decide di osare, alternando la narrazione in prima persona dell’avvocato con quella in terza persona delle disavventure di Lucia, non tralasciando per qualche pagina di mostrarci anche la “visione del mondo” di un morto vivente.
Dopo il successo riscosso dalla sua opera prima, grande era l’attesa intorno al seguito, ma possiamo dire che non è andata affatto delusa.
I Giorni Oscuri è un romanzo molto godibile, che si legge in una notte o due, senza lasciare scampo né annoiare il lettore. Peccato per qualche inverosimiglianza della trama, che indebolisce un po’ la struttura narrativa, ma nel complesso Manel Loureiro si conferma un autore da seguire con attenzione, ennesima dimostrazione della vitalità artistica spagnola.
A questo punto aspettiamo il capitolo finale della trilogia, che sicuramente non si farà attendere troppo.
Valentino G. Colapinto
14 aprile 2011 alle 17:52 |
Sono curiosa di leggerlo. Ho letto e recensito il primo volume, grazioso ma non privo di difetti. Spero che questo si riveli un passo avanti!
4 Maggio 2011 alle 4:48 |
Letto…
Senza parole
Leggo che s'attende un seguito del seguito.
attendo anch'io con ansia…