:: Recensione di Il canto di Lupetto di Britta Teckentrup –Bohem Press Italia a cura di Cristina Marra

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Il canto di LupettoLupetto vive tra i monti innevati in piena spensieratezza. È un cucciolo di lupo e mentre i suoi “fratelli e sorelle giocavano lui vagabondava tutto solo”. Lupetto si sente diverso dagli altri componenti della sua famiglia. Deriso dai fratellini e incoraggiato dai genitori: Lupetto non sa ululare. Che razza di lupo sarà? Un giorno inseguendo un fiocco di neve, il piccolo Lupetto si perde. Un manto bianco di neve ricopre il paesaggio illuminato dalla “tonda palla gialla”. Che cosa fare? Come ritrovare la strada di casa? In quel momento di panico e disagio Lupetto si fa sentire con un canto tanto melodioso quanto emozionante che lo riporta tra l’affetto della sua famiglia. Lupetto ha capito la sua identità e quindi il suo ruolo sociale. Il racconto illustrato di Britta Teckentrup (Bohem Press, euro 14,00) narra con parole e con immagini colorate ma essenziali, una storia che parte da un senso di emarginazione per sfociare nella consapevolezza di un’identità personale e sociale. L’autrice racconta una crescita, una ricerca verso la conoscenza di se stessi e quindi del mondo che ci sta intorno. Lupetto è maturato ed ha capito se stesso, adesso può relazionarsi e confrontarsi con gli altri e far valere il suo ruolo sociale. Società che comincia proprio nel piccolo nucleo familiare, è lì che Lupetto cresce e si forma ed è in famiglia che conquista il suo ruolo. Il candore della neve contrasta con i colori sgargianti degli uccellini che dai rami degli alberi osservano le evoluzioni del cucciolo di lupo, la luce gialla della luna ispira Lupetto che emette “il suono del più strabiliante ululato” che viaggia attraverso il cielo notturno.

“Il canto di Lupetto” rispecchia la filosofia editoriale di Bohem Press Italia di libri “pensati per essere letti, insieme, dal genitore e dal bambino, e creare quindi un momento magico d’incontro e di scambio”.

Bohem Press Italia è una casa editrice apparentemente giovane. Quando è nata, nel 2001, aveva infatti alle spalle la trentennale esperienza, nel campo dell'editoria per l’infanzia, della casa madre svizzera, la Bohem Press di Zurigo.

La casa madre Bohem Press è nata a Zurigo, nel 1973, per volontà di due giovani boemi provenienti da Praga, che hanno voluto ricordare, anche nel nome della casa editrice, la loro terra d’origine. Uno era l’illustratore già affermato Stepan Zavrel, e l’altro era un giovane musicista di nome Otakar Bozejovsky von Rawenoff, figlio di collezionisti d’arte. Oltre alla casa editrice, Stepan Zavrel ha fondato a Sarmede (Treviso) una mostra permanente d'illustrazione che oggi è diventata un Centro internazionale d’illustrazione per l’infanzia, con una scuola di pittura e illustrazione dove insegnano alcuni dei più grandi maestri d’arte.

Oggi che Stepan Zavrel non c’è più, la mostra e la scuola proseguono le loro attività gestite da una Fondazione, mentre la casa editrice continua a pubblicare volumi per l'infanzia. Nel corso dei 35 anni di attività, la Bohem Press svizzera ha pubblicato oltre 300 titoli, complessivamente tradotti in oltre 50 paesi (Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Corea, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Inghilterra, Islanda, Isole Far Oer , Israele, Italia, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Tailandia, Taiwan, Turchia) e in numerose lingue o dialetti autonomi, quali il basco, il friulano, il ladino, il sardo, il gaelico e via via fino allo tswana, lo xhosa lo zulu… per un totale di 67 lingue/dialetti. Ha organizzato, in molti paesi, prestigiose mostre di illustratori per l’infanzia in musei, biblioteche, gallerie e per conto di pubbliche istituzioni. Tra le più significative: la galleria dell’Art Directors Club e il Metropolitan Museum of Art a New York; il Museo do Pobo Galego e il Museo Espanol del Arte Contemporanea in Spagna; l’Itabashi Ward Museum of Art a Tokio, l’Otani Memorial Art Museum, il Tokushima Modern Art Museum, il Kawara Museum di Takahama, il Museum of Modern Art di Wakayama e l’Hokkaido Obihiro Museum of Art in Giappone. E ancora, mostre a Praga, Monaco, Helsinki, Zurigo, Vienna, Bratislava, Venezia… Ha ricevuto
numerosi premi, riconoscimenti, menzioni, risultando la casa editrice più premiata in assoluto.

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