:: Recensione di Il Diacono di Andrea G. Colombo a cura di Stefano Di Marino

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cover_DIACONOIL DIACONO-  di Andrea  G. Colombo- Gargoyle edizioni- pp 490- 15,00 euro  di Stefano Di Marino

Era realmente molto tempo che  aspettavamo un romanzo del genere. Anche se, conoscendo Colombo e la sua carriera di alfiere dell’horror in Italia, si potrebbe definire Horror anche il suo monolitico  testo sulla lotta finale tra  Bene e Male, mi pare restrittivo  applicargli questa etichetta. Vero, esce per i tipi di un editore specializzato, il tema principale riguarda una lotta tra  Esorcisti e Demoni che risale a tempo immemorabile, il sangue scorre come la pioggia incessante che grava sull’intera vicenda ma… c’è qualcosa di più. È mia personale opinione che IL DIACONO potrebbe accostarsi ai primi romanzi di Altieri e soprattutto ai lettori di Città oscura e Città di Ombre lo raccomando. Siamo in Italia ( con numerose escursioni interre lontane e maledette) ma l’intreccio a dir poco labirintico dei personaggi e delle vicende ha la struttura del romanzo  apocalittico. La componente sovrannaturale’ senz’altro, ma il fulcro della storia, è un gorgo in cui cambiano continuamente fronte  demoni ed esorcisti, cardinali, militari, giornalisti, medici, posseduti e possessori. La divoratrice di anime è qui, recita il refrain che ci accompagna dal principio alla fine, ma la nozione più sconcertante è che tutti ma proprio tutti, (anche voi che leggete) sono ‘porte’. E una volta involucri del male non c’è rimedio, non c’è redenzione. L’aspetto che più colpisce e che Andrea mi conferma essere documentato sin dai primi esorcisti (quelli di Cristo) è la fisicità dell’atto. Quando  Cristo scacciò Legione non si mise paramenti, non recitò formule astruse. Afferrò l’indemoniato e ordinò ‘esci’. Il Diacono (chiunque esso sia) affronta le Legioni della Divoratrice (chiunque essa sia) con la medesima feroce determinazione fisica. Visionario, complesso, carico di richiami inseriti per essere raccolti dal lettre attento ma non tediare chi segue la storia come un film, Il Diacono è un romanzo fortemente personale, vicino agli accadimenti della nostra epoca malgrado il clima di ‘ surrealtà’ che lo permea. Di sicuro un’opera svolta con estremo coraggio dall’autore che rifiuta archetipi  obsoleti e strade già battute. E onore all’editore che in un periodo in cui sembrano straripare dagli scaffali delle librerie romanzi gotici e horror fatti in serie (per di più non per spaventare ma per solleticare pruriginose fantasie adolescenziali) propone un romanzo che, quando cessa la pioggia maledetta, i fulmini si acquietano e la polvere si deposita, lascia interrogativi inquietanti su più di un argomento. Interpretazione del  terzo Segreto di Fatima in primis. Provate a fare qualche ricerca in rete anche sui siti ufficiali e vedrete che, come dice l’autore, Niente accade per caso.

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