:: Recensione di I Dodici di Jasper Kent a cura di Stefano Di Marino

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i_dodici-Jasper_KentI DODICI- di  Jasper Kent- Rizzoli HD- euro 16- traduzione Ilaria Katerinov

Stefano Di Marino

Cerchiamo di capirci. A me le storie di  vampiri piacciono e sono sempre piaciute. Stoker(mitico anche il romanzo del suo bisnipote Dacre) Stekley,  Lumley la Hamilton. È un genere basato su una mitologia diffusa nel mondo con diverse sfaccettature. Non trovo di nessun interesse per me ovvio le saghe della Rice, della Meyer et similia. Come diceva  James Woods in Vampire . ‘I vampiri sono bestie non raffinati centroeuropei’. Non ho la pretesa di aver ragione su tutto, questione di gusti. E I Dodici mi ha soddisfatto in pieno. Una storia  ottocentesca ambientata al tempo dell’invasione  napoleonica in Russia. Un gruppo di soldati incaricato di colpirei francesi dietro le linee si rende conto che la caduta della capitale è inevitabile. Allora uno  propone di richiamare certi suoi ‘ amici’ discendenti della guardia speciale di  Ivan il Terribile. Si presentano tredici figure spettrali guidate da un grande vecchio chiamato  ‘il figlio del Serpente’(o del Drago?). Hanno i nomi dei dodici apostoli ma portano la morte. In maniera orribile, selvaggia, come un tempo fecero contro i turchi oggi contro i soldati francesi. E quando Mosca viene abbandonata e cade in mano al nemico cominciano a divampare incendi e a diffondersi voci di pestilenze e morti orribili. Trai soldati russi qualcuno dubita. Aleksej, che ha perso tre dita contro i turchi, e intesse una relazione sentimentale tormentata con  la prostituta Dominiika è il primo a realizzare la verità. I dodici alleati sono wurdalak, vampiri della tradizione russa, brutali, selvaggi, quasi indistruttibili. E li guida Iuda che tra tutti sembra il …meno vampiro ma è dotato di intelligenza e perverso desiderio di provocare sofferenza anche psicologica. Aleksey combatte la sua personale battaglia mentre ormai Napoleone è sconfitto. Per lui si tratta di un duello di onore,di sofferenza e redenzione. E, forse è la trovata migliore del romanzo, di capire se Dominiika è o non è un vampiro, se è la donna di cui si è innamorato o, tristemente, un altro inganno dell’esistenza. Teso, avvincente, inedito per situazioni e svolgimento merita senz’altro una lettura.

Una Risposta to “:: Recensione di I Dodici di Jasper Kent a cura di Stefano Di Marino”

  1. Avatar di Sconosciuto principessafelice Says:

    Sono d'accordo solo sulla parte riguardo alla fine della prostituta… io ho fatto davvero uno sforzo per non lasciare questo romanzo a metà!

    comunque bello il blog! 🙂

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