Dopo due anni di attesa è uscito un nuovo libro di Stephenie Meyer, raggiungendo già nella prima settimana di pubblicazione i primi posti della classifica dei libri più venduti nel periodo. Il romanzo, presentato dall’autrice stessa come “un episodio mai narrato in Eclipse”, svela ai lettori i retroscena di quanto narrato nel terzo volume della Saga che ha venduto oltre 100.000.000 di copie nel mondo. In questo breve romanzo (meno di 200 pagine senza divisione in capitoli), abbandonato il punto di vista dell’adolescente umana Bella Swan, protagonista dei primi quattro volumi della Saga, la scrittrice accompagna il lettore alla scoperta di un universo parallelo a quello dei Cullen, i vampiri “vegetariani” (poiché si nutrono solo di sangue animale) conosciuti nelle precedenti vicende, e presenta la realtà opposta dell’esercito di vampiri creati dalla letale Victoria per vendicarsi del clan dei Cullen. Ciò che colpisce chi si è già appassionato al piccolo universo creato dalla Meyer, è la capacità di questa scrittrice di creare un vero e proprio mondo, ampliandolo senza far venire mai meno la curiosità e il desiderio del lettore di conoscere nuovi dettagli, affezionarsi ad altri personaggi, che anche laddove solo accennati sembrano poter prendere vita autonoma e voler raccontare le proprie vicende. La protagonista di questo nuovo romanzo, Bree, presente per non più di due pagine in Eclipse, si trova a vivere la propria esistenza vampiresca in un contesto completamente diverso da quello che i fans aveva imparato a conoscere, e si avvicina molto di più all’immagine tradizionale del vampiro cui la letteratura ci ha abituati. Come i vampiri della tradizione più classica, Bree beve sangue umano, e si comporta da assassina, senza alcuna pietà né particolare interesse per gli umani. Tuttavia, nell’arco della sua breve esistenza, inizia a relazionarsi con altri della sua specie i quali la spingono a domandarsi se non ci sia qualcosa di più importante nella sua vita della continua caccia al sangue e dello scontro tra simili per la supremazia, portandola a rivalutare la sua visione dei rapporti e della realtà. Purtroppo, questo germoglio di consapevolezza non trova il tempo di sbocciare completamente, essendo il suo destino ormai segnato dall’appartenenza all’esercito creato dal vampiro Riley per Victoria: Bree si troverà coinvolta in una battaglia, narrata anche questa parallelamente in Eclipse, seppure da altro punto di vista, che avrà per lei un esito catastrofico. E’ come un cammeo, un omaggio agli appassionati della Saga, l’incontro di Bree con Bella ed il clan dei Cullen, narrato nelle ultime pagine del racconto, in cui al contrario non è che velatamente accennata la presenza degli indiani-lupi, coprotagonisti degli altri quattro volumi della storia. Attraverso gli occhi di Bree, si chiarisce ancora di più la grande originalità dei vampiri vegetariani inventai dall’autrice e contemporaneamente diviene lampante come siano proprio loro, ancora una volta, a risvegliare l’interesse per questi romanzi e ad aver catturato il cuore di milioni di lettori negli oltre cinquanta paesi in cui i libri sono stati tradotti. Da sincera ammiratrice di Stephenie Meyer non posso che apprezzare questo ulteriore piccolo tassello apportato all’universo di Twilight, dovendo però ammettere che, in fondo, ciò che gli appassionati più desiderano dall’autrice, sia il prosieguo delle vicende dei protagonisti principali o il completamento dell’ormai attesissimo ed incompiuto Midnight sun, opera in cui si potranno finalmente conoscere i punti di vista, i turbamenti e le emozioni dell’eroe indiscusso della saga, il vampiro innamorato di un’umana Edward Cullen.
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