“Ci sono i morti e ci sono i vivi. E poi ci sono gli altri, quelli che sono provvisoriamente ancora in vita, ma hanno già oltrepassato il confine.”
Friedrich Bergmann detto Berg è un ex terrorista internazionale, pericoloso, addestrato a sfuggire ad ogni controllo, una bomba ad orologeria di immensa potenza, imprevedibile, pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Per catturarlo o meglio per organizzare la sua defezione esiste un piano denominato “Operazione Atlanta”, un piano teorico ma studiato nei minimi dettagli da chi era stato il responsabile della sua formazione negli anni Sessanta, prima che Berg tradisse. Ora Berg è pronto a costituirsi, a tornare all’ovile, in cambio di protezione e di una “contropartita” ma non tutto andrà secondo i piani. Tre uomini per ragioni diverse sono sulle sue tracce: il commissario capo Château, il detective Milard, il mercenario Mauber con un passato nei corpi speciali. Mentre loro consumano le loro alleanze e si dipiegano in una caccia senza tregua lasciando dietro di sé un’ inevitabile scia di sangue, Berg come un’ ombra inquietante, come un fantasma sfugge ad ogni trappola, e si prepara ad attuare la sua atroce vendetta.
Per gli amanti del noir ormai Hugues Pagan è una garanzia, un’ icona indiscussa del polar francese capace di sfornare capolavori ogni volta che da alle stampe un libro. Operazione Atlanta è un libro semplicemente straordinario, scritto a mio avviso in modo perfetto. Sullo sfondo una Parigi stanca e malinconica, sporcata di pioggia , che ben rispecchia l’umore dei personaggi ombre consapevoli della propria debolezza e fragilità schiacciate da un destino ineluttabile che pesa come una maledizione come nel caso di Milard condannato da un male incurabile. Lo stile è essenziale, caratterizzato da dialoghi secchi e decisi, e da un contenuto romanticismo decadente molto chandleriano che da ai personaggi soprattutto quelli femminili una spiccata valenza mitica. La scrittura è serrata, quasi asfissiante, la narrazione caustica bilanciata dal realismo con cui descrive gli ambienti e le atmosfere a cui alterna uno scavo psicologico dei personaggi impietoso e spiazzante. Sprazzi improvvisi di lirismo struggente colorano la prosa tersa e sincopata dai toni cupi e crepuscolari. L’intensità a tratti poetica, il fascino struggente, il dolore vero che affiora portando con sé un magma di disillusione e disincanto lasciano nel lettore un retrogusto amaro. Splendido e nello stesso tempo tragico il finale che dopo un crescendo drammatico e incalzante, in un vero gioco al massacro, non lascia vincitori. Ottima la traduzione di Peppino Campo e suggestiva la copertina illustrata da Jean-Claude Claeys.
Operazione Atlanta di Hugues Pagan Meridiano Zero 2010 253 pagine brossura, titolo originale Last affair Euro 14, 50
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