:: Intervista a Luca Foglia Leveque

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Come ti sei avvicinato alla scrittura?

Alle elementari, se non ricordo male in terza, la maestra chiese alla classe di scrivere una poesia. Ne scrissi una, per il compito, e poi riempii un intero quaderno. Sentii una scintilla, una vibrazione. Ma è stato verso i 13 anni che decisi  di scrivere , per non smettere più. Ho iniziato con la poesia, passione che coltivo ogni giorno, per poi  scrivere racconti. Al momento ho pronti tre romanzi brevi,Blu, Nessuno e Ishtar (Se Non Credi Alle Streghe Allora Prova A bruciarmi).

Hai pubblicato un libro vuoi parlarcene?

Ho pubblicato il mio primo romanzo breve “Blu” nel 2007 con una piccola casa editrice. In realtà il manoscritto è stato scritto tra il 1997 e il 1999. L‘ho presentato alla libreria Babele di Milano nel marzo 2007. Purtroppo il libro non è più disponibile. Attendo una nuova pubblicazione, dello stesso, con un’altra casa editrice. Spero prestissimo!

Hai fatto fatica a pubblicarlo?

Ho inviato il manoscritto a varie case editrici. Alcuni rifiuti, alcuni silenzi e qualche proposta di pubblicazione a pagamento…Ho accettato. Non per disperazione o poca fiducia nel testo. Semplicemente per darmi un via.

Che rapporti hai con le casi editrici?

Al momento direi nessuno in particolare. Come tanti altri scrittori contatto le case editrici e valuto, tramite il loro catalogo, se inviare o meno i miei scritti.

Ci sono agenzie che fanno editing ti sei mai rivolto a loro?

Non ancora. Anche se ci sto seriamente pensando.

Ti piace concedere interviste?

Questa è la prima in assoluto. Mi piacerebbe avere l’opportunità di parlare dei miei scritti e della scrittura. Su facebook ho una pagina, Blu Il Poeta, dedicata al protagonista del mio primo romanzo breve “Blu”. Ogni tanto inserisco qualche poesia o brano estratto dai miei scritti. E’ il mio modo per parlare di scrittura e interagire con i lettori. Spero di poterne avere presto tanti, tantissimi.

Quali sono i tuoi autori di narrativa preferiti?

Amo molto Marguerite Yourcenar, di cui ho letto molto. Tra i miei preferiti ci sono anche Anne Rice, Marguerite Duras, Annie Messina…Diciamo che preferisco la scrittura al femminile.

Ti piace la poesia cosa leggi?

Amo la poesia. Adoro la grande Emily Dickinson e la sublime Alda Merini.

Sei alla ricerca di una casa editrice con quale ti piacerebbe lavorare?

Assolutamente si. Mi piacerebbe lavorare con una casa editrice pronta a valorizzare i miei testi e che non veda nel manoscritto solo un ricco o misero bottino da spremere. In fondo, molti testi non ritenuti commerciali si sono rivelati con il tempo anche alberi molto fruttuosi. E spesso le case editrici, almeno questa è la mia impressione, scartano ottimi lavori perché nell’immediato non sarebbero produttivi.

Cosa ne pensi delle recensioni dei critici letterari?

E’ utile, sempre, un buon onesto parere. Se onesto ben venga la critica di un recensore. Il nome poi non è importante.

Leggi Moravia?

Ho letto solo due libri di Moravia. Sicuramente un grande scrittore. Ma non è tra i miei preferiti.

Ti piacerebbe fare il giornalista?

Al momento scrivo recensioni letterarie per due riviste. MFL Magazine For Living e Hot Magazine. Spero di poter presto scrivere per altre molte riviste.

Hai frequentato corsi di scrittura creativa?

No.

Hai un agente letterario?

In realtà ho pensato, proprio recentemente, di contattare un agente lettarario…

E’ una figura che in Italia non ha ancora preso piede. Gli italiani sono diffidenti. Di conseguenza, nel nostro paese, se ne sente ancora parlare poco.

Ti piacerebbe scrivere testi teatrali?

Sto adattando uno dei miei tre scritti per il teatro!Incrocio le dita affinché ne venga fuori qualcosa di buono ed emozionante.

Quanto conta per te il successo?

Conta il poter vivere delle mie parole. Questa è la mia ambizione. Molti soldi e notorietà potrebbero essere bellissimi accessori…ma sarei felice anche senza. Anche se non nego che l’idea di essere letto da molte persone mi piace e non poco.

Quali sono gli errori che un giovane scrittore dovrebbe evitare?

Forse il voler pensare alla propria scrittura solo ed esclusivamente come ad un lavoro. Mettendo da parte tutta la passione. Cercare di mantenere viva la passione in modo che collabori con lo scrittore. Questo è l’unico consiglio che mi sento di dare.

Sei mai andato controccorrente impegnandoti anche a costo di rinunce personali?

La mia scrittura è stata spesso giudicata poco vendibile e commerciale. Scrivere per essere felice e rinunciare magari a prodotti di facile inserimento è stata, se volete una rinuncia a qualcosa di più sicuro. Non ho riscritto i miei racconti o cambiato stile cercando così strade più facili. Non rinunciare al mio percorso artistico è una rinuncia gradevolissima.

Quanto pensi conti la fortuna nella carriera di uno scrittore?

Molto. Bisogna proporre un buon lavoro, un lavoro amato e sudato, e avere la fortuna di trovare qualcuno in grado di capirti e capire la tua estensione fatta di parole.

Ti piace il genere noir?

Non particolarmente.

Che progetti hai per il futuro?

Al momento non riesco a vivere di sola scrittura. Il mio più grande progetto per il futuro è quello di impegnarmi, lavorando, per vivere delle mie sole parole.

Che libro stai leggendo attualmente?

Ho appena terminato “No panic” di Rossella Canevari e poi un libro “per ragazzi”…Ebbene si!Un libro che volevo leggere quando avevo dieci anni e che non sono mai riuscito ad avere. The Incredible Tide(Conan il ragazzo del futuro) da cui è stato tratto un cartone animato giapponese famosissimo e che amo. Ieri sera ho iniziato a leggere Metropolis da cui è stato tratto l’omonimo e celebre film. Una scrittura densa ed emozionante.

Hai un blog?

Non ancora.

Ti piacerebbe andare in tv a parlare di scrittura?

Potrebbe essere interessante. Ma preferirei parlare di scrittura semplicemente scrivendo.

Pensi che nel panorama editoriale italiano prevalga il marketing o il talento?

Prevale il marketing senza dubbio. Prevale il prodotto. Bisogna riempire lo scaffale, come al supermercato, il prodotto deve primeggiare e scintillare.

Hai amici scrittori?

Si. Tra le persone che conosco molte amano, come me, la scrittura.

Leggi i romanzi storici?

Si ogni tanto. mi piace leggere di tutto.

Quanto scrivi in media al giorno?

Scrivo molto spesso ma non tutti i giorni. Non voglio che una passione realmente amata diventi costrizione. Comunque ogni giorno butto giù idee e pensieri.

Cosa pensi degli editori a pagamento?

Un editore, così come uno scrittore, deve avere passione e voglia di lavorare per l’arte e la cultura. Certo, mi rendo conto che ogni semplice e minima cosa è legata alle vendite e ai costi. Di conseguenza, anche molti editori seri, propongono allo scrittore esordiente pubblicazioni a pagamento. Vista come trampolino di lancio, la pubblicazione con contributo da parte dell’autore, può rivelarsi comunque utile per farsi conoscere. L’importante, ribadisco, è la buona fede dell’editore.

Hai mai fatto il ghost writer cosa ne pensi?

Non mi è mai capitato.

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