Nuovo gruppo di lettura per il bel libro di Elizabeth von Arnim “Un incantevole aprile“, libro davvero stupendo, allegro, pieno di luminosa speranza.
Vi invito tutti a leggerlo e incontrarci sabato 4 aprile, alle 18,00, qui sul blog. Arrivate puntuali.
In un club della Londra anni Venti due signore inglesi scoprono di essere accomunate da una vita amorosa insoddisfacente, molto diversa da quella che avevano sognato il giorno del matrimonio. Mrs Wilkins, timida e repressa, è sposata con un avvocato ambizioso che «lodava la parsimonia tranne quando si trattava del cibo che finiva nel suo piatto»; Mrs Arbuthnot, estremamente religiosa, è sposata a uno scrittore di biografie sulle amanti dei re: per una donna come lei, una cosa davvero sconveniente. Insieme decidono di rispondere a un annuncio per l’affitto di un castello a San Salvatore, piccola cittadina della Liguria, per tutto il mese di aprile. A loro si uniscono Mrs Fisher, un’anziana signora che incarna appieno la morale vittoriana nel portamento, nelle amicizie e nella rigida etichetta che esige sia rispettata, e Lady Caroline, giovane ereditiera di una bellezza sopraffina in cerca di requie dalla vita mondana e dagli innumerevoli spasimanti. Le quattro donne, che si conoscono a malapena, si lasciano così alle spalle la grigia e piovosa Inghilterra per godersi un mese di vacanza in Italia. Immergendosi nel calore della primavera italiana e nella bellezza placida del luogo, avvolte nei profumi dei glicini e dei narcisi che aiutano a mettersi a nudo, le signore imparano ad apprezzarsi, mentre ognuna, a turno, sboccia e ringiovanisce, riscoprendo l’amore e l’amicizia, ritrovando la speranza. Un delizioso e irriverente romanzo al femminile che, uscito per la prima volta nel 1922, fu subito un bestseller.
Da Un incantevole aprile, uno dei romanzi di maggior successo dell’autrice, sono stati tratti due film.
«Un romanzo sulla bellezza bello a sua volta; parla dei sensi ed è sensuale, ma soprattutto, parlando di felicità rende felice il lettore».
dall’introduzione di Cathleen Schine
«Che meraviglia. Che felicità. Raramente si esce così rigenerati, deliziati, dalla lettura di un libro».
Susanna Nirenstein, «la Repubblica»
«Se si scopre uno dei tanti romanzi di Elizabeth von Arnim, se ne diventa dipendenti».
Natalia Aspesi, «Il Venerdì di Repubblica»
24 marzo 2020 alle 10:43
Curioso: tempo fa, guadando il film di Mike Newell tratto da questo romanzo, mi chiedevo se Elizabeth von Arnim fosse una discendente di Bettina Brentano, poi scoprii che era lo pseudonimo di una scrittrice australiana, cugina di Katherine Mansfield. Il mondo è davvero piccolo 🙂
24 marzo 2020 alle 10:52
«Amico mio! Sono sola: tutto riposa e il pensiero che sia passato tanto tempo da quando ero con voi mi tiene sveglia. Forse, questo è stato il più grande avvenimento della mia vita; forse è stato il momento più intenso, più beato momento, non ci saranno più giorni altrettanto luminosi, li rifiuterei.»
24 marzo 2020 alle 10:55
Prossimo gruppo di lettura è deciso per un libro di Katherine Mansfield.
4 aprile 2020 alle 17:52
Allora qui siamo pronti, mancano circa 10 minuti. Possiamo aprire l’incontro. Benvenuti.
4 aprile 2020 alle 18:23
Giulietta sono in ritardo, ma mi hanno tenuto al telefono
4 aprile 2020 alle 18:06
Tutto ebbe inizio a Londra in un club per signore, un pomeriggio di febbraio – per nulla confortevole il club, malinconico il pomeriggio –, quando Mrs Wilkins, arrivata da Hampstead per fare acquisti, dopo aver pranzato al club prese il «Times» da un tavolo della sala fumatori e, dando un’occhiata distratta alla colonna degli annunci personali, vide questa inserzione:
Per gli estimatori dei glicini e del sole.
Piccolo castello medievale italiano sul Mediterraneo affittasi ammobiliato per il mese di aprile. Servitù essenziale inclusa. Z, C.P. 1000, «The Times».
Così nacque l’idea; ma, come spesso accade, chi la concepiva al momento non ne era consapevole.
Perciò, Mrs Wilkins, totalmente ignara che in quell’istante si fosse deciso come avrebbe trascorso il mese di aprile, mise giù il giornale con un gesto impaziente e rassegnato al tempo stesso, si avvicinò alla finestra e prese a fissare cupamente la strada bagnata di pioggia.
4 aprile 2020 alle 18:34
È anche un libro sull’amicizia, sull’amore, sui sentimenti ritrovati
4 aprile 2020 alle 18:07
Eccomi
4 aprile 2020 alle 18:09
Benvenuta! Bello, vero?
4 aprile 2020 alle 18:10
Credo il tema centrale di questo libro sia la felicità, non trovate?
4 aprile 2020 alle 18:26
Molto, mi è piaciuto molto come ambientazione, l’ironia e i caratteri delle protagoniste. Quella che mi ha colpito di più è Lady Chatrine. Sì la felicità che si respira dopo che arrivano sul posto, pieno di atmosfera, di fiori, di bellezza del paesaggio
4 aprile 2020 alle 18:33
È anche un libro sull’amicizia, sull’amore, sui sentimenti ritrovati
4 aprile 2020 alle 18:38
Vero!
4 aprile 2020 alle 18:35
La felicità, la crescita personale e una sorta di epifania che immagino tutti i personaggi vivranno. (Sono al cap 13).
Spero che ne escano migliori e più sereni.
4 aprile 2020 alle 18:36
Sì, senza anticiparti troppo, ma arriveranno 🙂
4 aprile 2020 alle 18:12
Quale è il personaggio che avete più amato?
4 aprile 2020 alle 18:29
Ciao a tutti!
Ho potuto iniziare solo stamattina il libro e adesso sono all’inizio del capitolo 13.
E’ una bella lettura davvero, sembra di camminare nei giardini descritti dall’autrice.
Tifo per Lady Caroline sperando che trovi un po’ di serenità e riesca a guardare la vita in modo più ottimista. E voi?
Sono molto simpatici e interessanti anche tutti i domestici di San Salvatore.
Leryn
4 aprile 2020 alle 18:31
sono all’inizio del capitolo 13.
E’ una bella lettura davvero, sembra di camminare nei giardini descritti dall’autrice.
Tifo per Lady Caroline sperando che trovi un po’ di serenità e riesca a guardare la vita in modo più ottimista. E voi?
Sono molto simpatici e interessanti anche tutti i domestici di San Salvatore.
Leryn
4 aprile 2020 alle 18:37
Forse mi è piaciuta Lady Caroline perché è la più tormentata.
4 aprile 2020 alle 18:30
Scusa Lady Caroline per il suo carattere
4 aprile 2020 alle 18:35
Anche io.
4 aprile 2020 alle 18:37
L’ambientazione poi è molto suggestiva, l’attenzione alla natura, ai fiori, agli alberi, ti viene voglia di cercare un castello in liguria.
4 aprile 2020 alle 18:44
Certamente è questa immersione nella natura che aiuta i rapporti tra loro e gli altri protagonisti del racconto
4 aprile 2020 alle 18:46
Assolutamente! E’ la natura, la comunione con essa dei persoanggi, a creare quello stato di grazia che caratterizza tutto il libro.
4 aprile 2020 alle 18:45
Un castello si, ma con un sentiero percorribile con i mezzi. Tutta quella strada a piedi con le valigie onestamente non me la sentirei. Dovrei iscrivermi prima in palestra 🙂
4 aprile 2020 alle 18:46
🙂
4 aprile 2020 alle 18:39
Ci voleva, in questo periodo, un’oasi soleggiata dove trascorrere alcune ore serene.
4 aprile 2020 alle 18:45
Sì un libro scorrevole e divertente, molto leggero
4 aprile 2020 alle 18:47
Lieve, e vaporoso, ma non sciocco.
4 aprile 2020 alle 18:57
Avete letto altri romanzi della stessa autrice?
Ps: internet va a singhiozzo, quindi invio i commenti, ma non risultano
4 aprile 2020 alle 18:59
Sì, io li vedo! Per ora no, è il primo-
4 aprile 2020 alle 19:02
L’ora è volata! Ringrazio davvero tutte di aver partecipato. Sono contenta che il libro vi sia piaciuto. E sì cercherò anche io altri libri di questa autrice. Alla prossima!
4 aprile 2020 alle 19:03
Non chiudo ancora i commenti, se volete aggiungere qualcosa fatelo in piena libertà.